sabato 11 dicembre 2010

RIAPPROPRIAMOCI DEL NOSTRO FUTURO, DIPINGENDO UN PAESE MIGLIORE.

Invito alla mia generazione a non rassegnarsi ed entrare in politica.

Tempo fa un noto quotidiano italiano pubblicava i dati di un sondaggio con il quale si decretava ultimo tra gli interessi dei giovani la politica: “una passione che attira solo 6 ragazzi su 100”.

Oggi si fa fatica a pensare in politica che i giovani possano essere  protagonisti, timonieri di una città, di un paese che rinasce e le vicende odierne nazionali e soprattutto locali, purtroppo, non fanno altro che confermare tale tesi:
giovani eletti sbandati, senza alcuna identità e valori, che non sanno se stare di qua o di là,
giovani delusi messi o che si fanno da parte subito dopo le tornate elettorali,
giovani che la parola politica non la vogliono neanche sentir pronunciare.

Questi il più delle volte non conoscono il significato vero della politica che è una delle più nobili missioni per il bene del prossimo, della collettività, pensando ad essa solo come una opportunità di guadagno e\o di carriera professionale e considerando il “sistema politico” sporco e corrotto.
Questi abbindolati e non sostenuti dai papaveri, sepolcri imbiancati che son certi che il passaggio di consegne sia ancora lontano, sono sempre snobbati e mai incoraggiati per il loro impegno.

E allora che fare? Arrendersi?
Dovremmo, usando un termine strettamente pugilistico, gettare la spugna, consegnando le chiavi del futuro a negligenti vecchi casati politici?
No… cari ragazzi, saremmo dei vigliacchi, una delusione per i nostri padri che credono e vedono in noi la speranza e dei lavativi per i nostri figli.
Sono anni, oramai, che il nostro paese è alla deriva, anni che si antepongono i propri interessi a quelli della collettività, facendola regredire, anni in cui si vive nell’ombra di promesse mai mantenute, anni in cui non si è più protagonisti.
Certo che anche la crisi economica mondiale non è di aiuto, ma fatto sta che è sbagliato rassegnarsi e allontanarsi dalla politica, pensare che ci debba essere sempre qualcun altro che si dia da fare, pensare che nulla accadrà, che tutto rimarrà sempre uguale, perché questa sarebbe la vera sconfitta. 

Il tempo non cambia le cose, queste si possono cambiare solo con l’azione di ognuno di Noi, di tutti Noi, col coraggio delle nostre idee, con la voglia di contribuire alla crescita della propria comunità, essendo convinti, di essere sempre e non solo all’occorrenza, una risorsa per l’intera società in modo tale da trasmettere alle nostre e alle prossime generazioni motivi per sperare.
Io credo che solo così diventeremo e ci ricorderanno come la generazione del coraggio, del riscatto, come la gioventù attiva che con fatica e passione, animata dal vero senso della politica, si è riappropriata del proprio futuro e ha dipinto un paese, una città, una nazione migliore.




Ignazio Lovero
Coordinatore Giovani UDC - Gravina in Puglia

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