lunedì 13 dicembre 2010
FIDUCIA: ENRICO MENTANA INTERVISTA PIERFERDINANDO CASINI
Un voto in piu' o in meno non cambia la sostanza, sara' comunque 'un governicchio'. Pier Ferdinando Casini, leader Udc, ai microfoni del Tg di La7, ritiene 'travagli comprensibili' quelli di Fli, ma mostra distacco per la trattativa che era stata messa in piedi la settimana scorsa tra il premier e gli ambasciatori di Fli. 'Cosa cambia per l'Italia e gli italiani se Berlusconi avra' domani un voto in piu' o un voto in meno? Sara' un governicchio. Bossi aspetta solo che il governo abbia un voto in piu' per chiedere le elezioni. Oggi Berlusconi aveva avuto da Fli una proposta di ragionevolezza. L'averla rifiutata e' incomprensibile. Domani o viene sfiduciato o ha uno o due voti in piu', in entrambi i casi non puo' governare. L'appello ai moderati senza aggiungere la parola dimissioni non e' credibile'.
Quanto alle fibrillazioni interne a Fli, Casini le considera 'travagli piu' che comprensibili, facevano parte della maggioranza fino a pochi mesi fa. Il mio percorso e' diverso - spiega - non ho mai creduto al bipolarismo e credo che i fatti mi diano ragione se dopo due anni Berlusconi e' nelle stesse condizioni di Prodi'.
Commentando le trattative segrete in corso tra il premier e Fli la scorsa settimana, Casini ha affermato: 'non ne sapevo niente e sono ben lieto di non saperne niente, sono estraneo a giochi e giochini'. Per Casini 'le uniche mediazioni possibili non si fanno dietro le quinte ma nelle aule parlamentari'.
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