giovedì 23 giugno 2011

Longo: “Dibattito politico torni ad occuparsi di energia da fonti rinnovabili”

“Le cronache di questi giorni rigurgitano delle amenità dei leghisti sul trasferimento dei ministeri da Roma al nord, o della riforma fiscale che dovrebbe far pagare in modo equo le tasse a tutti gli italiani. Che si tratti, come è probabile, dell’ennesima ‘bufala’, a cui ci ha abituato questo governo, sarà il tempo a stabilirlo.
Ma in tale attesa, dopo il tanto discusso, nonché strumentalizzato, referendum sul nucleare, sarebbe pure auspicabile che il dibattito politico ritornasse ad occuparsi degli altri temi essenziali per il nostro futuro, e tra questi la promozione dell’uso d’energia da fonti rinnovabili.
Come pugliese, auspico si metta presto mano alla frammentazione delle norme e alla confusione inerente le competenze e le procedure che impera nel settore. Ricordo che l’Europa ci impone entro il 2020 l’incremento finale delle rinnovabili entro la percentuale del 17%. Come dire un traguardo, che secondo le più attuali stime, siamo ancora lungi dal raggiungere.
Nell’attuale impasse, si risente soprattutto la mancanza di regole e di limiti chiari e definiti sul fronte caldo degli incentivi. Molti operatori, anche e soprattutto settentrionali, sono a serio rischio fallimento, dato che le banche hanno iniziato a negare loro il credito. Ciò dovrebbe persino saperlo il senatore Bossi, altro che i ministeri al nord”.

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